ROMA.- I carabinieri della compagnia di Velletri hanno sequestrato beni per 2 milioni e mezzo di euro ai principali esponenti e loro prestanome di un'associazione per delinquere finalizzata all'usura, estorsione e traffico di droga gia' sgominata lo scorso gennaio, l'operazione porto' all'arresto di 10 persone, alle porte di Roma. Il gruppo, di tipo verticistico e con una gerarchia dei ruoli, si era dimostrato estremamente pericoloso per la capacita' di incutere timore e di creare un clima di omerta' ricorrendo a minacce e violenze per imporre i pagamenti. Si avvaleva, tra l'altro, di commercialisti compiacenti che fornivano documenti falsi per far ottenere prestiti e mutui per l'estinzione dei debiti usurari. Le indagini hanno messo in luce l'evidente sproporzione tra il patrimonio posseduto e quanto guadagnato in modo lecito, dimostrando cosi' che i beni in questione sono certamente frutto delle attivita' illecite. Il Tribunale di Roma, accogliendo cosi' la proposta formulata dal Procuratore della Repubblica di Velletri, sulla base delle articolate indagini svolte dai Carabinieri, ha disposto la misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato dei beni. Dagli accertamenti e' risultato inoltre che i due principali indagati avevano intestato parte del loro patrimonio a dei prestanome, pur rimanendone gli effettivi proprietari.