Arrestato il rapitore, liberati gli ostaggi
MILANO (Corriere della Sera) Blitz della polizia nella banca di Tolosa dove uno psicopatico aveva preso quattro persone in ostaggio. L’uomo, che si dichiarava membro di Al Qaeda, è stato ferito e poi preso in consegna dagli agenti.
IL SEQUESTRO – Il giorno di ordinaria follia era cominciato nella mattinata di mercoledì. L’uomo, 26 anni, noto alle autorità per aver avuto problemi psichiatrici, ha fatto irruzione armato all’interno della filiale della banca Cic, in avenue Camille Pujol, e ha preso in ostaggio quattro persone. Contattato dalle forze di polizia che hanno immediatamente circondato l’edificio, ha chiesto di negoziare con le unità speciali che uccisero Mohamed Merah, il franco-algerino autore della strage alla scuola ebraica della cittadina francese. La banca dove è avvenuto il blitz è del resto a due vie di distanza dall’appartamento dove si barricò Merah.
SPARI IN ARIA – Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è entrato nella banca e ha chiesto la consegna di una somma di denaro. Di fronte al rifiuto del cassiere, ha estratto una pistola e ha sparato in aria (un secondo colpo di pistola si è sentito nel pomeriggio). Poi ha chiesto di parlare con un negoziatore della polizia. Secondo la polizia si tratterebbe di un tentativo di rapina finito male. La vicina scuola Caousou è stata evacuata, con gli esami di maturità in corso. I genitori avrebbero ricevuto un sms: «Venite a prendere i vostri bambini». Circondato l’intero quartiere della Cote, nella zona est della città, sono cominciati i negoziati. Dopo tre ore sono usciti i primi due ostaggi. Poi, a sorpresa, è partito il blitz. Poco prima della liberazione degli ultimi due ostaggi, testimoni hanno udito il rumore di tre colpi d’arma da fuoco.
LA SORELLA – Dopo tre ore è stata rintracciata la sorella del sequestratore, che gli ha parlato al telefono. Secondo la testimonianza della donna, l’uomo è da tempo in cura psichiatrica: «È stato affidato ai servizi sociali quando era bambino – ha raccontato – ora è pieno di rabbia, e ha paura del mondo esterno». La donna dice di avergli parlato al telefono mentre già si trovava asserragliato nella banca. «Dice di stare bene – ha spiegato – e non mi sembrava avesse paura».