PECHINO. "Se sto bene, non mi stanno dietro" aveva detto alla vigilia. Oggi Alex Schwazer stava bene, molto bene. E nessuno è riuscito a stargli dietro. Vince da dominatore la 50km di marcia. Quando entra nel sottopassaggio del "Nido" alza il braccio destro, l'indice teso, muovendolo ritmicamente al passo della sua marcia cui nessuno ha saputo e potuto resistere. L'ultimo avversario, il russo Nizhegorodov, gli è stato vicino 8 chilometri prima. Poi via da solo verso quel momento, verso il rettilineo, con il dito al cielo, in omaggio al nonno appena scomparso. Verso il traguardo, dove si mette le mani al volto, s'inginocchia, bacia la pista e non trattiene le lacrime. Poi con il tricolore in mano saltella e corre: è il momento della gioia e del trionfo.