ROMA. "Speriamo che certa gente allo stadio non entri mai più". Con queste parole Giancarlo Abete, presidente della Figc, si è rivolto ai tifosi che hanno rovinato la prima giornata di campionato con scontri e disordini, allo stadio e alle stazioni ferroviarie. "E' impensabile – ha dichiarato Abete ai microfoni di Radio Anch'io – che vengano messe a ferro e fuoco le stazioni. Si tratta di comportamenti contrari a ogni forma di convivenza civile. Hanno sporcato l'immagine di Napoli. Dobbiamo fare il massimo, ognuno per le proprie responsabilità, per debellare questo mondo di delinquenti che inquinano il nostro mondo". "Il Viminale – ha continuato Abete – aveva consentito la trasferta ai tifosi del Napoli e aveva sottolineato l'apertura concessa alle tifoserie. L'occasione, però, non è stata colta: un'attestazione di fiducia che è stata rispedita al mittente". "Adesso – ha concluso Abete – dobbiamo rispondere, come istituzioni e come dirigenti sportivi. Ho fiducia nel ministro Maroni e nel capo della polizia Manganelli. Era stata fatta una operazione di fiducia nei confronti dei tifosi, mi pare che sia stata respinta".
Dal Viminale è intervenuto oggi il sottosegretario Alfredo Mantovano. "Le norme che negli ultimi anni sono state approvate vanno applicate – ha commentato – è intollerabile che per le gesta di poche centinaia di sciagurati tanti cittadini debbano subire i disagi che hanno subito ieri e che subiscono ogni volta che questi fatti si ripetono". "C'è ora necessità di rigore e fermezza – ha aggiunto – attuando le norme in che già sono in vigore e tra le quali c'è quella che inibisce le trasferte alle tifoserie poco meritevoli. Certo è una misura drastica che colpisce l'intera tifoseria, però la norma è questa e va applicata per quello che dice. Credo che dai fatti di ieri deriveranno provvedimenti se calcoliamo che i cinque fermi sono un primo risultato, ma non ancora definitivo".
Arresti convalidati e rimessione in libertá per le 5 persone arrestate ieri in seguito agli incidenti accaduti in margine all'incontro di calcio Roma-Napoli. Davanti al giudice monocratico sono comparsi stamane Giordano Corsi (accusato di aver scippato un altro tifoso), Danilo Durevole (resistenza a pubblico ufficiale), Diego De Martino (aveva un coltello), Giovanni Corneli (trovato in possesso di un martello dal peso di 800 grammi) e Luigi Alberto Siccardi (che aveva due petardi). De Martino e Durevole sono indicati come tifosi del Napoli mentre Siccardi Corneli e Corsi sono stati indicati come tifosi romanisti. Dopo averli interrogati il giudice monocratico ha convalidato l'arresto disponendo la rimessione in libertá di tutti e fissando a cominciare dal 1 ottobre prossimo lo svolgimento dei processi. Sempre in margine agli incidenti per violazione del Daspo era stato arrestato ieri Nicola Cannone, bagarino che è stato rimesso in libertá. Si attendono ora i provvedimenti che impediranno alle persone arrestate di frequentare gli incontri di calcio.
Arresti convalidati e rimessione in libertá per le 5 persone arrestate ieri in seguito agli incidenti accaduti in margine all'incontro di calcio Roma-Napoli. Davanti al giudice monocratico sono comparsi stamane Giordano Corsi (accusato di aver scippato un altro tifoso), Danilo Durevole (resistenza a pubblico ufficiale), Diego De Martino (aveva un coltello), Giovanni Corneli (trovato in possesso di un martello dal peso di 800 grammi) e Luigi Alberto Siccardi (che aveva due petardi). De Martino e Durevole sono indicati come tifosi del Napoli mentre Siccardi Corneli e Corsi sono stati indicati come tifosi romanisti. Dopo averli interrogati il giudice monocratico ha convalidato l'arresto disponendo la rimessione in libertá di tutti e fissando a cominciare dal 1 ottobre prossimo lo svolgimento dei processi. Sempre in margine agli incidenti per violazione del Daspo era stato arrestato ieri Nicola Cannone, bagarino che è stato rimesso in libertá. Si attendono ora i provvedimenti che impediranno alle persone arrestate di frequentare gli incontri di calcio.