ROMA. In Italia non era mai accaduto che consumatori ed utenti truffati e taglieggiati dalle banche, costretti a pagare tassi ( +1,19 % sui mutui) e costi dei servizi bancari più elevati dell’Ue (231 euro contro 114), dovessero pagare –tramite la fiscalità generale- anche i lauti pasti dei banchieri con la garanzia statale di 179,2 mld di euro di sofferenze, in parte prodotti dalla recessione, in larga misura frutto dei crediti clientelari allegramente elargiti dalle banche di sistema dei Bazoli e Profumo di turno a Zalesky, Zunino ed altri loro amici e sodali.
Il progetto a cui Palazzo Chigi e il Tesoro stanno lavorando con l’obiettivo di cedere buona parte della montagna di sofferenze bancarie, pari a 179,255 miliardi di euro (dati fermi ad ottobre 2014), per far acquistare a Bce pacchetti di Asset backed securities (o ABS)con un procedimento di securitisation cartolarizzato analogo ed ancor più pericoloso dei mutui sub prime che generarono nel 2007 la crisi sistemica, per far scorporare dai bilanci delle banche crediti deteriorati, impacchettati con la garanzia statale, è un vero e proprio aiuto di Stato mascherato, un abuso di potere che occorre contrastare per la sua altissima nocività ai danni della fiscalità generale.
Qualora dovesse concretizzarsi tale aiuto di Stato mascherato, per salvare le dorate poltrone di banchieri adusi a privatizzare i profitti con fior di dividendi alle fondazioni bancarie anche con bilanci in passivo, socializzando le perdite frutto di politiche creditizie imprudenti e scellerate, Adusbef – che ha già dato mandato ai propri legali avv. Antonio Tanza e Lucio Golino- presenterà esposti denunce alle Procure della Repubblica e ricorsi in sede civile ed in Europa, per opporsi all’ennesimo scempio di diritta e legalità da parte di un governo maggiordomo dei banchieri, prono ai diktat della Bce ed alle imposizioni della Troika.
Elio Lannutti (Adusbef)