Secondo i volontari, quella zona era stata perlustrata più volte
Milano. (Adnkronos/Ign) – E’ stato trovato il cadavere di Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni scomparsa il 26 novembre scorso. Il corpo è stato rinvenuto nel primo pomeriggio in via Bedeschi a Chignolo d’Isola, frazione di Madone, in una zona industriale costeggiata da capannoni, a pochi chilometri dal paese in cui Yara viveva con la sua famiglia. Il cadavere giaceva nelle vicinanze di un corso d’acqua. Addosso Yara aveva gli stessi vestiti della sera della sua scomparsa. A contribuire all’identificazione anche un apparecchio per i denti che la ragazza portava al momento della sparizione. Il corpo “era nascosto dalle sterpaglie, non così in vista da poter essere notato da chi attraversava la zona”, spiega un inquirente che precisa che il corpo potrebbe essere rimasto per 3 mesi nella zona. “E’ stato un uomo appassionato di aeromodellismo a trovarlo mentre stava provando uno dei suoi piccoli aerei”, precisa. Inoltre, secondo un investigatore “nessuno ha mai parlato di una macchina vista allontanarsi a tutta velocità”. Parole di una fonte qualificata che mettono in dubbio le voci che si sono rincorse fin dal ritrovamento del corpo quando, secondo alcuni, un testimone avrebbe parlato di un’auto che si è allontanata velocemente dal luogo del ritrovamento. Sarebbe stata dunque una sola persona, sempre secondo l’investigatore, a trovare tra le sterpaglie Yara. Dunque, a ore dal ritrovamento, resta ancora il mistero sulla morte della ragazzina ma soprattutto non si ha nessuna ipotesi su chi possa averla uccisa. “Questa zona è stata perlustrata e controllata più volte in questi 3 mesi” ha detto in serata Giovanni Valsecchi, capo della Protezione civile di Brembate, rilanciando l’ipotesi che qualcuno abbia portato lì il corpo nelle ultime ore o giorni.