Entro il 2017 l'energia pulita dovrà coprire il 50 per cento dei consumi domestici
ROMA. Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del decreto legislativo contenente il riordino degli incentivi alle fonti rinnovabili. Il testo conferma l’arrivo, dopo il primo giugno di quest’anno, di un decreto, di concerto tra ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, che prevede nuovi parametri per gli incentivi ed una revisione delle quote delle varie fonti rinnovabili per giungere agli obiettivi comunitari per la produzione di energia pulita.
Il ricorso alle fonti rinovabili per soddisfare parte dei consumi domestici viene stabilita secondo principi minimi di integrazione e decorrenze, che stabiliscono di giungere nel 2017 ad una quota del 50%.
”Il decreto approvato oggi dal governo e’ un duro colpo per il settore delle energie rinnovabili: di fatto rischia di produrre un blocco degli investimenti, sopratutto per il fotovoltaico. E’ vero che e’ sparito l’assurdo tetto degli 8mila MW (7 volte meno dell’obiettivo che si e’ data la Germania!), anche per effetto della mobilitazione di un gran numero di imprese, associazioni, cittadini. Ma, lasciando totalmente nell’incertezza il sistema degli incentivi che sara’ in vigore a partire dal prossimo giugno, per di piu’ con indefiniti ‘tetti annuali’, il decreto e’ destinato a bloccare ogni nuovo investimento per la produzione di energia elettrica da solare”: questo il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici.
Il ricorso alle fonti rinovabili per soddisfare parte dei consumi domestici viene stabilita secondo principi minimi di integrazione e decorrenze, che stabiliscono di giungere nel 2017 ad una quota del 50%.
”Il decreto approvato oggi dal governo e’ un duro colpo per il settore delle energie rinnovabili: di fatto rischia di produrre un blocco degli investimenti, sopratutto per il fotovoltaico. E’ vero che e’ sparito l’assurdo tetto degli 8mila MW (7 volte meno dell’obiettivo che si e’ data la Germania!), anche per effetto della mobilitazione di un gran numero di imprese, associazioni, cittadini. Ma, lasciando totalmente nell’incertezza il sistema degli incentivi che sara’ in vigore a partire dal prossimo giugno, per di piu’ con indefiniti ‘tetti annuali’, il decreto e’ destinato a bloccare ogni nuovo investimento per la produzione di energia elettrica da solare”: questo il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici.