Aveva assalito i due uomini dell'Arma con un palo
FIRENZE. La corte d’assise d’appello di Firenze ha ridotto a venti anni di reclusione la pena per Matteo Gorelli, 21 anni, che a Pasquetta del 2011, con tre amici aggredì una pattuglia di carabinieri ad un posto di blocco: uno dei due militari morì dopo un anno di coma; l’altro ha subito gravi lesioni. In primo grado Gorelli era stato condannato all’ergastolo. Le accuse sono omicidio volontario e tentato omicidio. Gorelli era l’unico maggiorenne del gruppo di amici.
L’aggressione avvenne nelle vicinanze di un rave party, a Sorano (Grosseto). Gorelli aggredì i due carabinieri che lo avevano fermato a un posto di blocco, colpendoli con un bastone di legno. L’appuntato Antonio Santarelli morì un anno dopo, il collega Domenico Marino rimase gravemente ferito. In aula c’erano Matteo Gorelli con i genitori, la moglie del carabiniere ucciso, Claudia Francardi, e il militare ferito, Domenico Marino. Fra le tre famiglie, in passato ci sono già stati incontri e confronti, non solo al processo, che si sono svolti in un clima non teso. Prima dell’udienza, oggi, Matteo e la signora Francardi si sono abbracciati. Dopo la sentenza si sono fermati a parlare, in disparte.
L’aggressione avvenne nelle vicinanze di un rave party, a Sorano (Grosseto). Gorelli aggredì i due carabinieri che lo avevano fermato a un posto di blocco, colpendoli con un bastone di legno. L’appuntato Antonio Santarelli morì un anno dopo, il collega Domenico Marino rimase gravemente ferito. In aula c’erano Matteo Gorelli con i genitori, la moglie del carabiniere ucciso, Claudia Francardi, e il militare ferito, Domenico Marino. Fra le tre famiglie, in passato ci sono già stati incontri e confronti, non solo al processo, che si sono svolti in un clima non teso. Prima dell’udienza, oggi, Matteo e la signora Francardi si sono abbracciati. Dopo la sentenza si sono fermati a parlare, in disparte.