ROMA. Stanco dei suoi pianti e grida che non gli consentivano di guardare la televisione, un ragazzo di 15 anni improvvisato babysitter ha massacrato a pugni e morsi una bimba di due anni, che è morta in ospedale dopo due giorni di agonia. Oggi – scrivono i giornali britannici online – la giuria del tribunale (Crown Court) di Manchester dopo un processo di soli quattro giorni ha riconosciuto Karl McCluney colpevole del brutale omicidio della piccola Demi Leigh-Mahon.
Il ragazzo, che frequenta una scuola serale e lavora part-time in un ristorante, rischia dai 12 anni di carcere all'ergastolo quando il giudice, il mese prossimo, emetterà la sentenza. La madre della bambina, una tossicodipendente, si era fidata del giovane mentre usciva a incassare un assegno familiare per la figlia. Quando è tornata a casa dopo soli 90 minuti, ha trovato il ragazzo seduto sul gradino della porta di casa che le ha detto di aver portato fuori la figlia, che è caduta mentre si trovavano al parco. Lei è corsa dentro trovando la bambina nel lettino, all'apparenza addormentata, con il viso gonfio e livido. Due giorni di agonia all'ospedale, poi il decesso. Malgrado il ragazzo soffra di disturbi ed abbia un quoziente intellettivo nettamente inferiore alla media, non ha beneficiato dell'infermità mentale chiesta dalla difesa.
Il ragazzo, che frequenta una scuola serale e lavora part-time in un ristorante, rischia dai 12 anni di carcere all'ergastolo quando il giudice, il mese prossimo, emetterà la sentenza. La madre della bambina, una tossicodipendente, si era fidata del giovane mentre usciva a incassare un assegno familiare per la figlia. Quando è tornata a casa dopo soli 90 minuti, ha trovato il ragazzo seduto sul gradino della porta di casa che le ha detto di aver portato fuori la figlia, che è caduta mentre si trovavano al parco. Lei è corsa dentro trovando la bambina nel lettino, all'apparenza addormentata, con il viso gonfio e livido. Due giorni di agonia all'ospedale, poi il decesso. Malgrado il ragazzo soffra di disturbi ed abbia un quoziente intellettivo nettamente inferiore alla media, non ha beneficiato dell'infermità mentale chiesta dalla difesa.