WASHINGTON. Uno psichiatra dell’esercito che non voleva essere inviato in Iraq ha commesso una strage giovedi’ nella base militare di Fort Hood (Texas) aprendo il fuoco contro i soldati in un edificio del complesso: 12 persone sono state uccise e altre 31 sono rimaste ferite.
Il maggiore Nidal Malik Hasan, un medico specializzato in malattie mentali, ha agito da solo usando un’arma semi-automatica ed alcune pistole: ha sparato in modo indiscriminato sui soldati impegnati in controlli medici prima di partire per la guerra. Per alcune ore si era pensato che anche lo sparatore fosse rimasto ucciso nella strage. Ma nella tarda serata di giovedi’ le autorita’ militari hanno rivelato che il maggiore Hasan, un cittadino americano di origine palestinese, e’ ancora vivo. E’ stato colpito da piu’ proiettili ma e’ in ”condizioni stabili”, ha annunciato il comandante della base, generale Bob Cone.