ROMA. Sono stati fermati i due romeni, ritenuti gli aggressori dello stupro alla ragazzina di 14 anni compiuto a Roma nel parco della Caffarella sabato scorso.
Alexandru Isztoika Loyos, 20 anni, è stato fermato attorno alle 4 nella capitale; Karol Racz, 36 anni, a Livorno, mentre tentava di fuggire in Spagna. Il ventenne, rintracciato in un accampamento nomadi abusivo della Capitale, avrebbe confessato in nottata parte delle sua responsabilità: "Non so perché, non so come è successo – ha detto – volevamo solo rapinarli, poi improvvisamente tutto è cambiato".
I due romeni sono accusati di violenza sessuale e rapina. Il pm Vincenzo Barba formalizzerà oggi la richiesta di convalida dei fermi e affiderà in giornata una serie di consulenze tecniche su alcuni reperti biologici.
Alexandru Isztoika Loyos, 20 anni, era uno degli otto romeni portati in questura ieri sera per accertamenti. E' stata proprio la ragazzina di 14 anni, vittima dello stupro, a riconoscerlo. "Non fatemi più vedere quella foto, non voglio più vedere quel volto", ha detto la vittima dello stupro dopo aver riconosciuto nella foto mostratale in questura il suo aggressore.
Karol Racz, fermato in un campo nomadi del Cisternino, nella campagna livornese, potrebbe essere coinvolto sia nello stupro avvenuto nel Parco della Caffarella che in quello di Primavalle, avvenuto il 21 gennaio scorso, sempre a Roma, ai danni di una donna di 40 anni. L'uomo aveva raggiunto Livorno col treno ed era procinto di fuggire in Spagna.
Alexandru Isztoika Loyos, 20 anni, è stato fermato attorno alle 4 nella capitale; Karol Racz, 36 anni, a Livorno, mentre tentava di fuggire in Spagna. Il ventenne, rintracciato in un accampamento nomadi abusivo della Capitale, avrebbe confessato in nottata parte delle sua responsabilità: "Non so perché, non so come è successo – ha detto – volevamo solo rapinarli, poi improvvisamente tutto è cambiato".
I due romeni sono accusati di violenza sessuale e rapina. Il pm Vincenzo Barba formalizzerà oggi la richiesta di convalida dei fermi e affiderà in giornata una serie di consulenze tecniche su alcuni reperti biologici.
Alexandru Isztoika Loyos, 20 anni, era uno degli otto romeni portati in questura ieri sera per accertamenti. E' stata proprio la ragazzina di 14 anni, vittima dello stupro, a riconoscerlo. "Non fatemi più vedere quella foto, non voglio più vedere quel volto", ha detto la vittima dello stupro dopo aver riconosciuto nella foto mostratale in questura il suo aggressore.
Karol Racz, fermato in un campo nomadi del Cisternino, nella campagna livornese, potrebbe essere coinvolto sia nello stupro avvenuto nel Parco della Caffarella che in quello di Primavalle, avvenuto il 21 gennaio scorso, sempre a Roma, ai danni di una donna di 40 anni. L'uomo aveva raggiunto Livorno col treno ed era procinto di fuggire in Spagna.