NAPOLI. Ricompense in soldi e gioielli in cambio di controlli fiscali 'ammorbiditi': questa l'accusa della Procura della Repubblica di Napoli nei confronti di tre funzionari (di cui due sospesi dal servizio) dell'Agenzia delle Entrate di Napoli al termine di un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza del capoluogo campano, nel corso della quale sono stati sequestrati anche 16.000 euro in contanti, preziosi, materiale informatico e telefoni cellulari di elevato valore. Agli arresti domiciliari è finito anche un ex appartenente alla Polizia di Stato che tentava di informare i funzionari dello Stato delle indagini nei loro confronti. Gli accertamenti bancari effettuati dagli investigatori del Nucleo di Polizia tributaria di Napoli nei confronti degli indagati, hanno consentito di rilevare numerosi versamenti in contanti proprio in corrispondenza dei controlli eseguiti (delle 172 ispezioni fiscali svolte tra il 2005 e il 2006 dai funzionari arrestati, ben 121 si sono concluse senza nessun rilievo).