Approvata una mozione, presentata da Marco Casucci, sulla riorganizzazione delle consegne in Toscana
FIRENZE. Il Consiglio regionale si schiera per la difesa del servizio postale. L’aula ha approvato all’unanimità una mozione, che vede come primo firmatario Marco Casucci, in merito al piano di riorganizzazione del servizio di consegna da parte di Poste italiane in Toscana. La mozione impegna la Giunta in primo luogo “a tutelare i cittadini toscani, di fronte al piano di razionalizzazione di Poste italiane spa, in modo che su tutto il territorio regionale sia fatto valere il principio per cui il servizio postale deve continuare ad essere realmente pubblico e universale”; impegna inoltre a “convocare una rappresentanza dei sindaci dei piccoli comuni montani, insieme alla dirigenza di Poste italiane, per avere una valutazione circa la qualità del servizio”, ad “attivare una linea diretta con i piccoli comuni per segnalare tempestivamente i casi di disservizi” e a “rafforzare le politiche regionali in materia di contrasto allo spopolamento dei comuni disagiati”. Come ha spiegato Casucci illustrando la mozione all’aula, la riorganizzazione avviata comporta la consegna a giorni alterni e numerosi tagli. Ciò “crea disservizi soprattutto per i piccoli comuni montani e ha una pesante ricaduta occupazionale”.
Tommaso Fattori si è detto favorevole, ribadendo che “se si vuole valorizzare, come è stato appena detto, tutte le aree del nostro territorio, bisogna garantire i servizi ovunque”. Voto favorevole è stato annunciato anche da Leonardo Marras, il quale ha specificato che “una riorganizzazione è necessaria, ma non possono essere penalizzate le aree marginali”. Anche Irene Galletti si è detta favorevole, perché “si tratta di un servizio al cittadino che va declinato in tutte le sue forme”.