ROMA. Poste, l’ex materasso degli italiani, che aveva sempre garantito rendimenti certi sugli investimenti, dopo aver subito una mutazione genetica con il fascino della finanza tossica e degli investimenti rischiosi appioppati agli utenti, dal 2002 al 2005, ha venduto quote di quattro fondi immobiliari dai nomi rassicuranti, come Invest Real Security, Obelisco, Europa Immobiliare 1 e Alpha, che avevano in comune il prezzo pari a 2.500 euro l’una (con taglio studiato per le famiglie) e l’elevata rischiosità dell’investimento.
Con la scadenza di Invest Real Security, il primo dei quattro fondi il 31 dicembre 2016, prorogato di 3 anni in attesa di una ripresa del mercato che non c’è stata, la doccia fredda ai sottoscrittori, ossia 390 euro rispetto a 2.500 investiti dopo aver distribuito 658 euro di interessi per quota, quindi 1.048 euro, con una falcidia enorme sul capitale investito, che se impiegato in Btp avrebbe maturato interessi in 13 anni (Btp 4,75% 2013) pari ad almeno 1.300 euro netti, portando così l’investimento iniziale di 2.500 a 3.800 euro.
Dopo che Poste ha manifestato l’intenzione di mettere in campo delle iniziative di tutela in favore dei sottoscrittori del Fondo Immobiliare IRS, scaduto lo scorso 31 dicembre (riconoscendo colpa grave nel collocamento), da passare al vaglio del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda, che si terrà nella mattinata di lunedì 16 gennaio, ci sarà un tavolo con le associazioni dei consumatori oggi alle ore 15,00 in un albergo romano, al quale Adusbef e Federconsumatori parteciperanno, con l’unica avvertenza che non potranno accogliere conciliazioni a perdere né elemosine, ma rimborsi integrali almeno sul capitale.
L’unica soluzione per i circa 14mila risparmiatori che nel 2003 hanno investito complessivamente 141 milioni di euro, sottoscrivendo 56.400 quote (con un taglio di 2.500 euro l’una) del fondo immobiliare Invest Real Security (Irs), i rimborsi integrali a partire sul capitale investito, in caso contrario partiranno contenziosi giudiziari a tutela degli investitori.
Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori)