ROMA. Supera la scoglio della Camera per approdare al Senato il disegno di legge sui “piccoli borghi”, che prevede di finanziare gli investimenti nei piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti, schiacciati dai vincoli del Patto di Stabilità, con un fondo da 100 milioni di euro per il periodo 2017-2023. In Toscana ne beneficeranno 126 Comuni: dal più piccolo, l’Isola di Capraia, in provincia di Livorno, con appena 415 abitanti, al più grande, Licciana Nardi in provincia di Massa Carrara (4.949 residenti stando agli ultimi dati disponibili).
Le province più interessate saranno quelle di Grosseto e Siena, entrambe con 19 paesini, seguite a ruota dalla provincia di Lucca con 18 e Arezzo 17. La legge intende portare sostegno per lo sviluppo strutturale, economico e sociale di questi territori, cercando di combattere lo spopolamento puntando su banda larga, alberghi diffusi, misure per il contrasto al dissesto idrogeologico con contributi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare, la tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade ed edifici scolastici e la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta.
“Dopo un percorso durato anni, iniziato a settembre 2013, la Camera ha approvato finalmente la nostra proposta di legge, a prima firma Terzoni, abbinata a quella della maggioranza all’interno del testo unico – spiega la deputata toscana Chiara Gagnarli (M5S) – Un provvedimento per salvare e valorizzare i borghi d’Italia a rischio spopolamento ed estendere così alle aree interne una politica di sviluppo finora incentrata quasi solo sulle grandi città.
Tra i principali risultati ottenuti dal Movimento 5 Stelle ci sono tre milioni di euro per il ripristino dei cammini storici che collegano i piccoli comuni, il recupero dei borghi con interventi antisismici e diverse misure a sostegno dei prodotti tipici locali, come ad esempio la vendita diretta all’interno di punti commerciali, l’incentivo della filiera corta e la valorizzazione delle attività pastorali di montagna finalizzate alla produzione di formaggi di qualità. Per noi però – continua la parlamentare 5 Stelle – si tratta solo di un primo passo, visto che sono state escluse dal Governo altre proposte per potenziare servizi essenziali come la rete dei presidi ospedalieri, il trasporto pubblico e l’incentivo del telelavoro. Interventi fondamentali per ristabilire il tessuto economico e sociale dei comuni che vivono una vera e propria crisi demografica”.