ROMA. Il 1° gennaio è scaduto il termine (fissato dal comma 763 della Finanziaria 2007) per presentare al ministero del Welfare i bilanci tecnici che, numeri alla mano, devono dimostrare che i conti attuali possono vivere tranquilli per trent'anni, e che tendenzialmente anche lo sguardo al prossimo mezzo secolo non dovrebbe destare troppi problemi. Delle undici Casse "storiche" solo due mancano all'appuntamento, ma l'attesa non dovrebbe essere lunga: i consulenti del lavoro, che chiedono il via libera ministeriale alla riforma approvata a giugno, in grado di allungare sensibilmente la prospettiva dei loro bilanci, e i notai, alle prese con gli effetti delle liberalizzazioni e con la determinazione del numero di professionisti che popolano l'orizzonte della categoria.
Cifre sul tavolo, tocca al ministero valutare le chance dei conti nel medio periodo e avviare il confronto sulle soluzioni possibili.