Per il presidente dell'Abisono stati gli istituti a finanziare la cancellazione della seconda rata Imu
ROMA. ”La rivalutazione delle quote della Banca d’Italia non è un regalo alle banche, anzi, il regalo lo hanno fatto forzatamente le banche agli italiani, finanziando e pagando con le assicurazioni la cancellazione della seconda rata dell’Imu del 2013. Stiamo lontani dalle polemiche politiche, restiamo ai fatti giuridici. Sono le banche che hanno pagato e che sono costrette dalla legge a pagare ancora con l’addizionale Ires dell’8,5, che è enorme, sui redditi 2013 che saranno determinanti per essere esaminati negli stress test europei”. Questo il commento dell presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, a Radio 1 Rai sulle polemiche riguardanti il decreto Imu-Bankitalia, recentemente approvato dalla Camera dei Deputati. Il presidente dell’Abi ha espresso, inoltre, la sua opinione riguardo l’invito arrivato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, secondo il quale, dopo la revisione delle quote, ora le banche potranno fare di più sul fronte del credito. ”Visco ha ragione – ha dichiarato Patuelli – è esatto quello che dice. Ma rimane il fatto che restano incertezze applicative per le banche, che avevano questi diritti delle quote bankitalia, perchè non è chiaro quando verranno contabilizzati gli effetti patrimoniali: gli effetti positivi sul credito ci saranno a seconda di quando saranno contabilizzati gli effetti patrimoniali. Ricordo – conclude Patuelli – che la rivalutazione delle quote era un atto dovuto, perchè i valori erano rimasti al 1936, il ‘quattordicesimo anno dell’era fascista'”.