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KABUL. Si intensificano gli attacchi dei talebani contro i militari del contingente Isaf impegnato nell'Afghanistan del nord e dell'est.
Ancora una volta, ad essere preso di mira è stato un contingente italiano che, fortunatamente, non ha subito alcun danno.
E' accaduto questa notte, a 30 chilometri dalla capitale Kabul, nella valle di Mushai. Una pattuglia motorizzata di militari italiani appartenenti al 186° Reggimento paracadutisti della Folgore – di stanza a Siena – è stata attaccata nella valle di Mushai, un'area povera ma strategica la cui strada di accesso si muove, dritta e ampia dal centro di Kabul: alla fine di questa strada, che passa anche davanti agli scheletri maestosi del palazzo del re e del palazzo della regina – antichi resti di una dinastina colta e facoltosa – si trova una caserma, un fortino, all'interno del quale vengono addestrati gli uomini che faranno parte dei corpi di polizia di Kabul. Il ruolo di "addestratori" viene ricoperto anche dai militari italiani.
I paracadutisti italiani sono stati attaccati con armi leggere e razzi Rpg da un piccolo gruppo di ribelli mentre stavano compiendo "un'attività pianificata di controllo del territorio". Immediata la risposto al fuoco che ha permesso di "neutralizzare la minaccia". Lo riferiscono fonti del comando del contingente. Non risultano feriti tra i militari italiani.
Ancora una volta, ad essere preso di mira è stato un contingente italiano che, fortunatamente, non ha subito alcun danno.
E' accaduto questa notte, a 30 chilometri dalla capitale Kabul, nella valle di Mushai. Una pattuglia motorizzata di militari italiani appartenenti al 186° Reggimento paracadutisti della Folgore – di stanza a Siena – è stata attaccata nella valle di Mushai, un'area povera ma strategica la cui strada di accesso si muove, dritta e ampia dal centro di Kabul: alla fine di questa strada, che passa anche davanti agli scheletri maestosi del palazzo del re e del palazzo della regina – antichi resti di una dinastina colta e facoltosa – si trova una caserma, un fortino, all'interno del quale vengono addestrati gli uomini che faranno parte dei corpi di polizia di Kabul. Il ruolo di "addestratori" viene ricoperto anche dai militari italiani.
I paracadutisti italiani sono stati attaccati con armi leggere e razzi Rpg da un piccolo gruppo di ribelli mentre stavano compiendo "un'attività pianificata di controllo del territorio". Immediata la risposto al fuoco che ha permesso di "neutralizzare la minaccia". Lo riferiscono fonti del comando del contingente. Non risultano feriti tra i militari italiani.