TOKYO. La crisi travolge anche Panasonic, che annuncia il taglio di 15mila posti di lavoro a livello complessivo e la chiusura di 27 impianti in un ampio piano di ristrutturazione e contenimento dei costi. Il gigante giapponese dell'elettronica e degli elettrodomestici, che auspicava di chiudere le stime del 2009 con un profitto netto annuale di 30 miliardi di yen (250 milioni di euro), si aspetta ora una perdita da 380 miliardi di yen (3,17 miliardi di euro). Ad aprile 2008 Panasonic contava su un guadagno netto di oltre 310 miliardi di yen. Nel terzo trimestre (ottobre-dicembre) le vendite sono crollate del 20% su un anno e del 29% all’estero. Panasonic è solo l’ultimo dei colossi dell’elettronica giapponesi ad annunciare forti perdite, dopo Sony, Hitachi, Toshiba e Nec.