Gli attentati rivendicati da un gruppo islamico
OSLO. E’ stata una bomba a provocare l’esplosione avvenuta oggi nell’area degli edifici che ospitano la sede di diversi ministeri e gli uffici del premier norvegese. Lo ha confermato la Polizia, aggiungendo che l’ordigno ha causato ”diversi morti e feriti”. Le forze di sicurezza hanno chiuso la zona, dove c’è anche la sede del VG, il più diffuso tabloid del paese. Il primo ministro Jens Stoltenberg non era in sede al momento dell’esplosione.
Ancora non e’ chiaro chi possa aver compiuto l’attentato, ma lo scorso febbraio i servizi segreti norvegesi (PST) avevano avvertito della minaccia rappresentata dagli estremisti islamici e un anno fa la polizia ha arrestato tre musulmani sospettati di progettare un attentato. La Norvegia, paese della Nato, ha 500 soldati impiegati in Afghanistan e i caccia dell’aeronautica norvegese partecipano ai raid dell’Alleanza contro il regime libico.
In un successivo attentato un uomo vestito da poliziotto ha aperto il fuoco contro la folla di un meeting dei giovani del partito laburista al governo, l’AUF, a Utoeya, un’isola nei pressi dellacapitale norvegese. Il primo ministro Jens Stoltenberg avrebbe dovuto partecipare all’evento. Lo ha riferito la tv NRK.
La polizia ha chiesto agli abitanti di Oslo di evitare assembramenti e di restare nelle proprie case. ”E’ meglio che la gente resti a casa”, ha detto un agente ai giornalisti. I media locali parlano fin qui di 11 morti e diversi feriti.