FIRENZE. Con un percorso di incentivazione all’esodo al quale hanno aderito 9 lavoratori Cesvot riduce l’organico. Ridotte da cinque a tre le unità operative regionali, ridotte di 506 mila euro l’anno le spese per costi fissi e personale, disdette molte sedi territoriali per sostituirle con soluzioni più economiche. Confermati undici sportelli in ciascun capoluogo di provincia più Empoli che saranno coperti da un team di operatori per ciascuna delle aree territoriali di riferimento: centro, costa e sud. L’apertura al pubblico di ciascuna delegazione passerà da 16 a 18 ore settimanali.
Il presidente di Cesvot, Federico Gelli, ricostruisce così le tappe principali della ristrutturazione dell’ente: “In questo momento di grave e strutturale crisi economica dei Centri di Servizio per il Volontariato, il Cesvot si è assunto responsabilità importanti. Ero all’inizio del mio mandato come presidente ed ho subito compreso che se non avessimo adottato scelte chiare ed anche dolorose, se non fossimo stati determinati ed uniti, il Cesvot avrebbe avuto vita breve. La sua struttura operativa era sovradimensionata per il budget che ci veniva assegnato e certo non si intravedevano segnali di cambio di rotta. Anzi. In accordo con sindacati e i lavoratori a febbraio scorso si è proceduto, perciò, ad avviare un percorso di esodo incentivato che ha ridotto l’organico del 24%. Oggi l’intera struttura di Cesvot conta 28 dipendenti”.