NAPOLI. E' partita all'alba un'operazione anticamorra dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, cordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nella zona settentrionale della provincia del capoluogo partenopeo. Ultima parte di una indagine denominata 'Rewind', finalizzata al contrasto alle organizzazioni camorristiche presenti nei comuni di Sant'Antimo, Grumo Nevano e Casandrino.
Una ventina sono le persone arrestate. Le indagini, svolte su episodi verificatisi tra il 2004 e il 2005, hanno consentito di accertare le attività di più gruppi criminali, in collegamento tra loro, tra cui il clan 'Verde', capeggiato da Francesco Verde, detto "o Negus', (ucciso in un agguato di camorra nel dicembre del 2007), attivo a Sant'Antimo, ed i clan 'Spenuso' (legato anche al gruppo dei Casalesi) e 'Marrazzo', referenti per i Verde nei comuni, rispettivamente, di Grumo Nevano e Casandrino. Oggetto dell'indagine, anche le attività del clan 'Aversano' (capeggiato da Vincenzo Aversano, soprannominato 'Zig-zag') attivo a Grumo Nevano, in contrapposizione agli 'Spenuso'.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire diverse estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori di Sant'Antimo e Casandrino e di identificare alcuni canali di riciclaggio dei proventi delle attività criminali dei clan.
Una ventina sono le persone arrestate. Le indagini, svolte su episodi verificatisi tra il 2004 e il 2005, hanno consentito di accertare le attività di più gruppi criminali, in collegamento tra loro, tra cui il clan 'Verde', capeggiato da Francesco Verde, detto "o Negus', (ucciso in un agguato di camorra nel dicembre del 2007), attivo a Sant'Antimo, ed i clan 'Spenuso' (legato anche al gruppo dei Casalesi) e 'Marrazzo', referenti per i Verde nei comuni, rispettivamente, di Grumo Nevano e Casandrino. Oggetto dell'indagine, anche le attività del clan 'Aversano' (capeggiato da Vincenzo Aversano, soprannominato 'Zig-zag') attivo a Grumo Nevano, in contrapposizione agli 'Spenuso'.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire diverse estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori di Sant'Antimo e Casandrino e di identificare alcuni canali di riciclaggio dei proventi delle attività criminali dei clan.