ROMA. L'uomo, arrestato con l'accusa di omicidio, clandestino, 26 anni, è stato interrogato insieme a un'altra persona, un nordafricano, che continua ad essere sentito dagli inquirenti. Il riserbo al momento è massimo. Il giovane era stato bloccato stamattina dalla polizia alla stazione di Civitavecchia, mentre cercava di prendere un treno diretto in Spagna.
Secondo gli investigatori l'omicidio sarebbe maturato, domenica notte, al termine di un incontro a scopo sessuale che si sarebbe trasformato in rapina. La Squadra Mobile romana avrebbe anche rintracciato un ricettatore a cui il romeno aveva già venduto gli oggetti di valore rubati in casa dell'architetto.
Il magistrato ancora non si è pronunciato sul ruolo del possibile complice. L'autopsia, prevista oggi, fornirà ulteriori elementi sui tempi e le modalità dell'omicidio.
La vittima, che era anche art-director della rivista Grand Hotel, era stato trovato dalla colf, entrata nell'appartamento in via Augusto Valerio intorno alle 18.40 di lunedì. L'uomo, che giaceva in una pozza di sangue, aveva la testa fracassata appoggiata al divano. Stando alle prime ricostruzioni eseguite dalla sezione omicidi della squadra mobile e dalla scientifica, l'architetto sarebbe stato percosso, poi strangolato e infine colpito a morte con un martello. Accanto ai polsi era stato trovato anche dello scotch da pacchi.
Gli interrogatori sono stati condotti dal vicedirigente della Squadra mobile, Giovanna Petrocca, e dal magistrato Fabio Santoni.