PERUGIA. "Mi sembra di vivere in un incubo infernale: cosa faccio adesso?". Provato da una notte in bianco, Raffaele Sollecito ha accusato pesantemente il colpo che i giudici della Corte d'Assise di Perugia gli hanno inferto con la condanna a 25 anni di carcere. Il giovane pugliese, racconta chi l'ha visto, non sta bene tanto che l'avvocato Luca Mauri ha chiesto ai responsabili del carcere di Capanne di tenerlo sotto stretta osservazione e di valutare se fosse il caso di rafforzare l'assistenza psicologica. "Nessuno crede in me": provata da una notte passata a piangere, Amanda Knox è sembrata, a chi l'ha vista questa mattina nel carcere di Capanne a Perugia, molto demoralizzata e delusa. "Nessuno crede in me – ha ripetuto ai suoi interlocutori – e non capisco perché. Ho sempre detto la verità, non sono stata io ad uccidere Meredith". Amanda si è anche detta molto dispiaciuta per i suoi familiari, sperava, e credeva, di poter uscire e tornare con loro negli Stati Uniti. Così invece non è stato vista la condanna a 26 anni inflittale dalla Corte d'Assise di Perugia. Rientrata in carcere poco dopo l'una, Amanda è stata accolta dalle sue compagne di cella che hanno cercato di confortarla.