A organizzarla e' il birrifico Taybeh, il primo di tutti i Territori palestinesi
Ramallah. (Adnkronos/Aki) – Non ha uno stato, non ha la pace, non ha molte occasioni per festeggiare, ma l’1 e il 2 ottobre Ramallah, principale citta’ della Cisgiordania, avra’ la sua Oktoberfest. A organizzarla e’ il birrifico Taybeh, il primo di tutti i Territori palestinesi. Gestita da una famiglia di cristiani nell’omonima municipalita’, la piccola azienda invita, con una locandina affissa su alcuni muri e fatta circolare sul web, a “sostenere la produzione locale”. Sullo sfondo del manifesto, dietro un’invitante bottiglia di birra, le rovine di una chiesa ortodossa locale e una lanterna della pace a forma di colomba.
La piccola azienda deve affrontare non poche sfide per sopravvivere. Gran parte dei palestinesi, di fede islamica, non beve la birra e la vendita fuori dalla Cisgiordania e’ piuttosto difficile. Ha deciso quindi di puntare sulla qualita’.
“Taybeh e’ una birra non pastorizzata senza additivi ne’ conservanti”, si legge sul sito dell’azienda, che spiega inoltre come, la produzione in quantita’ limitate, garantisca all’acquirente la possibilita’ di bere le bevanda poche ore dopo il suo imbottigliamento.
La Oktoberfest, gode di diverse sponsorizzazioni. Oltre a quella, immancabile, della rappresentanza tedesca a Ramallah, anche quelle delle sedi diplomatiche di Italia, Brasile e Stati Uniti, delle agenzie per la cooperazione di vari paesi e della Caritas. Arrivata alla sua sesta edizione, la festa importata dalla Germania sara’ l’occasione per promuovere non solo la birra locale, ma anche tutti i prodotti del territorio, dall’olio all’artigianato. Il nome della localita’, Taybeh, dovrebbe essere una garanzia. Tradotto dall’arabo vuol dire “Buono”.