MILANO. Un altro episodio che scuote il mondo eccelsiastico milanese, dai contorni ancora tutti da chiarire a causa del muro di silenzio opposto da investigatori e inquirenti. E' l'arresto con l'accusa di violenza sessuale ai danni di minori di una sacerdote di 73 anni, della Diocesi di Lodi. Il sacerdote, arrestato ieri dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, è accusato di aver avuto rapporti sessuali con un ragazzino straniero che all'epoca dei presunti abusi aveva 13 anni. La relazione con il ragazzo, che ora è maggiorenne, sarebbe proseguita fino a quando questo ne ha avuto 16. Inizialmente Don Pezzini lo avrebbe aiutato economicamente e a studiare ma, una volta che il giovane è stato portato in comunità, agli educatori che lo vedevano ombroso e inquieto ha cominciato a raccontare il presunti abusi. Nel corso di una perquisizione in casa del sacerdote, a Milano, gli agenti avrebbero anche trovato materiale pedopornografico, nell'ambito di un'inchiesta che prosegue da alcuni mesi condotta dal pm Cristiana Roveda e dal procuratore aggiunto Pietro Forno.
Don Pezzini è un prete molto conosciuto nella comunità omosessuale, in particolare, dagli anni '80, e' animatore di gruppi di omosessuali credenti che approfondiscono le tematiche relative all'omosessualità e ai suoi rapporti con il cristianesimo. Gruppi attivi in diverse città d'Italia e trasversali a tutte le chiese italiane e che dal 2004 hanno anche un coordinamento nazionale. Partecipano a manifestazioni come il World Pride e il Milano Pride per organizzare momenti ecumenici con i partecipanti.