Il Sogin annuncia l'inizio dello smantellamento degli edifici delle turbine
ROMA. (ASCA) E’ ”imminente” l’avvio dei lavori di demolizione dell’edificio turbine della centrale nucleare di Latina, una struttura in cemento armato, lunga 128,5 metri, larga 35,5 e alta 24, che durante l’esercizio ospitava le turbine dell’impianto, 3 principali e 2 ausiliarie. L’annuncio e’ stato dato da Sogin nel corso di una visita all’impianto cui hanno partecipato il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, il direttore generale Valutazioni Ambientali, Mariano Grillo, e il presidente della Commissione Tecnica VIA-VAS, Guido Monteforte Specchi, del Ministero dell’Ambiente, accompagnati dall’amministratore delegato di Sogin, Giuseppe Nucci. La demolizione della struttura, con un volume di 120.000 metri cubi, produrra’ 14.400 tonnellate di cemento, circa il peso del ponte di Brooklyn. Sogin terminera’ la bonifica del sito di Latina nel 2021 con lo smantellamento di tutte le infrastrutture e l’abbassamento di 20 metri dell’edificio reattore, portandolo dai 50 attuali a 30 metri. ”Con lo smantellamento dell’edificio turbine – ha dichiarato Nucci – si conferma il proficuo rapporto che abbiamo con gli Enti e le Istituzioni coinvolte, a vario titolo, nelle nostre attivita’ di bonifica dei siti nucleari. Ritengo che continuando a lavorare in questa direzione si possa creare un ”Sistema Decommissioning Italia”, che porti ad una maggiore sinergia, consentendoci di terminare nei tempi programmati la piu’ grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese”. ”Un maggior coordinamento fra tutti i nostri stakeholder – ha concluso – permettera’ inoltre di costruire in questo comparto un ”Sistema Paese”, in modo da proporci come player anche nel mercato internazionale del decommissioning, che nei prossimi anni si sviluppera’ con la chiusura di molte centrali nucleari obsolete”.