L'azienda ribadisce la correttezza del proprio operato
ROMA. La richiesta di maxirisarcimento a Roche e Novartis da parte del ministero della Salute per il caso Avastin-Lucentis “è infondata”. In una nota Novartis precisa di non aver “ricevuto al momento alcuna notifica” e “respinge in maniera decisa le accuse di pratiche anti-concorrenziali e per questo ha impugnato il provvedimento dell’autorità Antitrust dinanzi al TAR del Lazio: il procedimento e’ ancora in corso e la sentenza e’ attesa entro la fine dell’anno”. Pertanto, scrive l’azienda farmaceutica, “risulta infondata qualsiasi richiesta di risarcimento cosi’ come le cifre indicate nella comunicazione del Ministero che non trovano alcuna corrispondenza con la realta’ dei fatti: la spesa generata da Lucentis a carico del SSN nel periodo gennaio-settembre 2013 e’ stata pari a 38,6 milioni di euro, in linea con i dati registrati nel 2012”. Novartis “ribadisce la correttezza del proprio operato e di avere sempre agito nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea, che oggi viene messa in discussione da una “liberalizzazione controllata” dell’utilizzo off label di Avastin, contravvenendo a norme e processi consolidati e condivisi a livello comunitario, che sono stati concepiti per proteggere la salute del paziente e garantire la sostenibilita’ del sistema. Novartis si avvarra’ dei propri diritti di difesa in tutte le sedi competenti”.