BANKITALIA: SPIGOLATURE SU ORO E RISERVE, BANCONOTE PRODOTTE ED IMMESSE SUI MERCATI, DIVIDENDI PAGATI ALLE BANCHE SOCIE, REDDITO DA SIGNORAGGIO, DIPENDENTI, COSTO DEL PERSONALE, UTILI.
BANCONOTE: A fine 2014 il valore delle banconote in circolazione ammontava a 142,2 miliardi di euro (14 per cento della circolazione complessiva dell’Eurosistema), con una diminuzione dell’1,7 per cento rispetto alla consistenza della fine del 2013 (144,7 miliardi); l’importo iscritto in bilancio era pari a 164,5 miliardi di euro e rappresentava la quota della circolazione complessiva dell’Eurosistema convenzionalmente attribuita alla Banca d’Italia (16,2 per cento).
NUOVI TAGLI: Nel 2014 sono stati prodotti 1.162 milioni di banconote (nei tagli da 10 e 20 euro della seconda serie e da 50 euro della prima). Nell’anno le Filiali hanno immesso in circolazione 2,7 miliardi di banconote, per un valore di 91,1 miliardi di euro. Il flusso di rientro ha, invece, riguardato 2,5 miliardi di banconote, pari a 93,6 miliardi di euro.
SIGNORAGGIO: È diminuito da 557 a 221 milioni il risultato della redistribuzione del reddito monetario a favore della Banca, quale riflesso della contrazione del reddito monetario complessivamente prodotto a livello di Eurosistema.
ORO E RISERVE: Il valore dell’oro era pari alla fine del 2014 a 77.865 milioni di euro. L’aumento di 9.187 milioni registrato rispetto alla fine dell’esercizio precedente è dovuto esclusivamente alla migliore quotazione del metallo; la consistenza è rimasta invariata a 79 milioni di once, pari a 2.452 tonnellate. Per effetto dell’apprezzamento dei cambi delle principali valute rispetto all’euro, in particolare del dollaro statunitense, è cresciuto anche il valore delle attività nette in valuta, passate da 29.962 a 32.279 milioni.
Alla fine dell’esercizio, rispetto al 2013, sono emerse plusvalenze non realizzate, imputate ai conti di rivalutazione, sull’oro (9.187 milioni), sui dollari (2.246 milioni), sulle sterline inglesi (216 milioni), sui DSP (139 milioni), sui dollari australiani (50 milioni) e sui renminbi cinesi (10 milioni). Sono invece emerse minusvalenze, che hanno trovato interamente copertura nei corrispondenti conti di rivalutazione, sugli yen (14 milioni). Dopo tali variazioni, alla fine del 2014 i conti di rivalutazione da cambio ammontavano a 62.453 milioni, di cui 58.444 riferiti all’oro, 2.779 al dollaro, 567 alle sterline inglesi, 402 allo yen, 201 ai DSP inclusa la valutazione delle relative operazioni di copertura, 50 ai dollari australiani e 10 ai renminbi cinesi.
LE RISORSE UMANE: Al 31 dicembre 2014 il numero dei dipendenti era pari a 7.078, di cui 4.510 addetti all’Amministrazione centrale e 2.568 alle Filiali. I dirigenti e i funzionari rappresentavano, rispettivamente, l’8,7 e il 20,9 per cento del personale dell’Istituto; l’età media era di 48,8 anni; il personale femminile era pari al 35,8 per cento dei dipendenti. Rispetto al 2013 il personale è aumentato di 51 unità. I dipendenti assunti nell’anno sono stati 240, il 56 per cento dei quali in possesso di titolo universitario. Le cessazioni dal servizio sono state 189, registrando un ulteriore rallentamento della dinamica delle uscite per effetto del nuovo sistema previdenziale (-3 per cento rispetto al 2013, -10 per cento rispetto al 2012).
I COSTI DEL PERSONALE: Le retribuzioni lorde dei dipendenti (compresi quelli a contratto) nelle componenti di stipendi, straordinari e compensi maturati ma non ancora erogati si sono ragguagliate a 610 milioni (599 nel 2013). Il numero medio dei dipendenti full time equivalent (FTE, tenendo cioè conto, da un lato, delle prestazioni aggiuntive e, dall’altro, del part-time e delle assenze non retribuite) è stato pari a 7.486. La relativa retribuzione lorda media pro capite si è attestata a 81.456 euro (80.083 nel 2013). La spesa totale per il personale – che somma alle retribuzioni lorde gli oneri accessori (contributi previdenziali e assistenziali) e altre spese per il personale (comprese quelle relative alle diarie per missioni e trasferimenti) – è stata pari nel 2014 a 813 milioni (801 nel 2013).
GLI UTILI: A valere sull’utile netto di 2.998 milioni, è stato assegnato alle riserve statutarie un importo complessivo di 749 milioni, ai partecipanti un dividendo di 340 milioni e allo Stato l’ammontare di 1.909 milioni.
I DIVIDENDI ALLE BANCHE SOCIE: 340 milioni di euro, per effetto della rivalutazione delle quote Bankitalia.
Elio Lannutti (Adusbef)