L'uomo era da tempo ammalato di cancro al pancreas
MILANO. (Adnkronos Salute) – Sono l’americano Bruce Beutler, il lussemburghese Jules Hoffmann e il canadese Ralph Steinman, morto venerdì scorso a 68 anni, i vincitori del Premio Nobel 2011 per la Fisiologia e la Medicina. Sono stati premiati “per le loro scoperte riguardanti l’attivazione dell’immunità innata”. A comunicare il decesso di Steiman la Rockfeller University, precisando che gli era stato diagnosticato un cancro al pancreas quattro anni fa. E la sua vita “è stata prolungata usando cellule dendritiche”, insomma grazie all’immunoterapia che ha contribuito a scoprire. Il preside dell’ateneo americano ha affermato di aver saputo del decesso dello scienziato dalla famiglia dopo la notizia dell’assegnazione del Nobel. I tre scienziati hanno rivoluzionato la comprensione del sistema immunitario, evidenziando per la prima volta i principi chiave per la sua attivazione. Beutler e Hoffmann, premiati per le loro scoperte sull’attivazione dell’immunità innata, e Steinman, insignito del prestigioso riconoscimento propriom per il lavoro sulle cellule dendritiche e sul loro ruolo nell’immunità adattativa, hanno contribuito a svelare alcuni dei più importanti segreti del modo in cui il nostro organismo si difende dagli attacchi esterni. Gli studiosi hanno cercato a lungo di individuare i ‘guardiani’ della risposta immunitaria con cui l’uomo reagisce all’attacco di batteri e altri microrganismi. Beutler e Hoffmann hanno scoperto le proteine dei recettori in grado di riconoscere tali microrganismi e attivare l’immunità innata, il primo passo della risposta del nostro sistema di difesa. Steinman ha invece scoperto le cellule dendritiche del sistema immunitario e la loro capacità unica di attivare e regolare l’immunità adattativa, ossia la fase successiva della risposta di difesa durante la quale i microrganismi vengono cancellati dal corpo. Le scoperte dei tre premi Nobel hanno rivelato il modo in cui le fasi della risposta immunitaria, innata e acquisita, vengono attivate, fornendo quindi nuove conoscenze dei meccanismi delle malattie. Il loro lavoro ha aperto nuove strade per lo sviluppo della prevenzione e della terapia di infezioni, cancro e patologie infiammatorie.