COSENZA. "Abbiamo concluso nella notte l'indagine visiva e le operazioni che riguardano i campioni che si dovevano prelevare sul relitto". Lo dice Federico Crescenzi, Capo del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto, che si trova a bordo della nave Mare Oceano, l'imbarcazione che sta effettuando le rilevazioni sul relitto scoperto al largo di Cetraro (CS). "Tutti i campionamenti sono georeferenziati con relativa posizione di latitudine e longitudine, nella massima chiarezza", ha detto ancora Crescenzi all'AGI. "Le operazioni – ha aggiunto – si possono ritenere concluse. Il nome della nave scoperta al largo di Cetraro verra' diffuso domani mattina, alle 11, in una conferenza stampa che si terra' nella sede della DNA, a Roma". "Dai campioni presi, pare che non ci sia nessuna contaminazione, come risulta dalle prime analisi radiometriche effettuate. Ma ancora dobbiamo effettuare quelle sulle particelle alfa e beta". Ha aggiunto Federico Crescenzi, che oggi riferira' al procuratore della DDA di Catanzaro, Vincenzo Lombardo sull'esito di questa che viene definita "la prima fase delle ricerche" sul relitto misterioso. I campioni prelevati sul relitto saranno affidati invece ad un nucleo speciale dei Vigili del Fuoco, che li tratterranno per le dovute, ulteriori analisi. "Su qualche giornale oggi si dice che sia un relitto della seconda guerra mondiale. Lo dicono loro, bonta' loro. Noi adesso non possiamo dire altro", conclude Crescenzi. Secondo indiscrezioni, infatti, il relitto scoperto al largo di Cetraro (CS) sarebbe stato identificato dagli esperti della Geolab e del Ministero dell'Ambiente, oltre che grazie alle immagini girate, anche in base ad una vecchia mappa dell'esercito tedesco, che riporterebbe il punto dell'affondamento. Sulle mappe italiane non ce ne sarebbe invece alcuna traccia. Questa l'indiscrezione che arriva da alcune fonti vicine ai ricercatori che sono impegnati sulla nave di ricerca 'Mare Oceano', che oggi concludera' la sua missione nelle acque del Tirreno cosentino.