Adusbef e Federconsumatori auspicano un intervento di Bankitalia
Alcune banche, per posta certificata o per telefono, hanno già manifestato la volontà di aprire un tavolo di trattativa. Adusbef e Federconsumatori, in attesa di fissare la data degli incontri per esaminare con i legali delle banche la contrattualistica, auspicando che anche Bankitalia possa per la prima volta, intervenire al tavolo comune, per individuare vistosi squilibri contrattuali ed illeciti da eliminare, come i contratti ancorati all’illegittimo ed illecito parametro Euribor (parametro manipolato e soggettivamente determinato dallo stesso ceto bancario, spesso con accordi occulti); la determinazione della misura degli interessi e competenze economiche; le clausole che aggiungono al tasso nominale annuo numerosissimi costi occulti e penali che sommate arrivano a superare il c.d. tasso soglia, sia nei mutui che nei contratti di leasing; il contratto di conto corrente di corrispondenza ove vengono addebitate le rate dei mutui afflitto da numerose clausole abusive, come la capitalizzazione composta (illecita dal 1° gennaio 2014, ma ancora addebitata); la commissione istruttoria veloce, meglio conosciuta come la c.d. “tassa sul rosso”, ossia l’obbligo di pagare un salato interesse per momentanee scoperture nella gestione del rapporto di conto corrente; l’addebito di anacronistici ( nell’era digitale), di giorni di valuta fittizia.
Adusbef e Federconsumatori, che hanno messo a disposizione sui loro siti, programmi in grado di calcolare la differenza di capitale da restituire alla banca, nel caso venga utilizzato l’ammortamento di interessi capitalizzati occultamente nel piano di ammortamento alla francese (prima gli interessi poi il capitale), rispetto all’equa restituzione di capitale ed interessi ammortizzati, ricordano che su ogni mutuo ventennale di 100.000 euro, la banca lucra indebitamente circa 9.500 euro.
Elio Lannutti (Adusbef) –Rosario Trefiletti (Federconsumatori)