Gli sarebbero state attribuite dalla stampa
SIENA. In merito alle voci che volevano che Giuseppe Mussari avesse rilasciato dichiarazioni, in cui riconosceva una sua “responsabilità morale”, ma si difendeva dall’accusa di essere il burattinaio della vicenda derivati, è arrivata la smentita dell’avvocato catanzarese.
Si tratta di una serie di dichiarazioni in cui avrebbe detto “A essere sincero, se mi facessero domande tecniche sui derivati io non saprei neppure cosa rispondere”, scaricando gran parte della responsabilità su uno dei membri della cosiddetta “banda del 5%”. Gianluca Baldassarri, ex capo dell’area finanza di Monte dei Paschi, aveva deleghe consistenti e poteva decidere in autonomia su un portafoglio da 2 miliardi di euro. Mussari avrebbe ammesso di essere venuto a conoscenza delle attività opache di Mps solo nel 2010, quando Bankitalia sollevò il problema. “Noi abbiamo saputo quando l’irreparabile era ormai avvenuto”. Questo è quanto riportato sulla stampa nazionale.
In serata è arrivata una nota dello stesso Mussari in cui nega di aver mai parlato con la stampa dello scandalo che sta travolgendo l’istituto. “Ho fatto questa scelta nel pieno rispetto dell’attività di indagine della Procura: né io né il mio avvocato – sottolinea – abbiamo mai rilasciato dichiarazioni”. Mussari precisa poi di non “aver mai affrontato tali temi con alcuno, né tantomeno ho mai autorizzato altri a parlare a mio nome”. Sono queste le uniche parole che l’ex presidente del Monte ed ex dell’Abi, ha detto da quando è scoppiata la vicenda che ha travolto l’istituto bancario. In ogni caso Mussari non può negare di essere un autorità in materia di derivati. Ha perfino scritto un libro “Gli strumenti della crisi: i derivati finanziari” edito da Nuova Giuridica (collana Professionisti) insieme a David Monti e Alessia Micoli appena due anni nel 2011.