La banca è attesa da "una dura battaglia per uscire dalla situazione"
SIENA. Fabrizio Viola ha rilasciato una lunga intervista a Sky Tg 24. Nel suo intervento l’AD ha escluso l’ipotesi di una scalata della banca MPS, spiegando che il management e i dipendenti dell’istituto senese sono ora impegnati a combattere “una battaglia molto dura per uscire da questa situazione”. Viola mette l’accento sul fatto che “il management e i 31mila dipendenti sono impegnati nella realizzazione del piano industriale il cui primo obiettivo è riportare la gestione in utile”.
“I Monti bond – ha spiegato Viola – sono delle obbligazioni emesse dalla banca e sottoscritte dallo Stato, che per le loro caratteristiche sono equiparati al capitale. La banca su queste obbligazioni paga un interesse annuo del 9% che si incrementa dello 0,5% ogni due anni”. “Ovviamente – ha aggiunto – la banca si impegna al rimborso fino all’ultimo euro di questo prestito su un orizzonte temporale a medio termine. Devo dire che in relazione a tutto ciò per lo Stato si tratta di un investimento finanziario e non di una spesa, peraltro un investimento con un buon rendimento superiore al costo medio che lo Stato paga per il suo debito pubblico”. Però sarebbe interessante sapere che affare è per la banca incassare il 4% dai BTp che ha in portafoglio e pagare il 9% sui Monti bond: non è semplice capirlo per una persona normale.
Sulle informazioni alle autorità di vigilanza, Viola ha confermato che Consob e Bankitalia non avrebbero ricevuto le dovute informazioni sui contratti sottoscritti dal Monte dei Paschi di Siena nell’ambito della vicenda relativa alle operazioni sui derivati.
Il report col video dell’intervista sono disponibili su:
http://tg24.sky.it/tg24/economia/2013/01/23/mps_ad_viola_intervista_skytg24_non_temiamo_scalate.html