Ablyazov avrebbe architettato una truffa miliardaria
La novità, riportata oggi dal Corriere della Sera, è che dietro quest’operazione che ha rischiato di fare cadere il governo italiano potrebbero nascondersi degli interessi economici. Il tutto è legato al fatto che Ablyazov, uomo d’affari e in passato presidente della Bta, la banca più importante del Kazakhistan, è accusato di avere messo in piedi una colossale truffa da dieci miliardi di dollari ai danni di alcune banche, tra cui otto italiane.
E il sospetto è che dietro al blitz di Roma potrebbe esserci stata la guerra delle banche. L’operazione di Roma, secondo l’ipotesi che ora si rafforza, potrebbe essere stata una mossa per cercare di stanare Ablyazov, che era già scappato dalla Gran Bretagna nononstante questo gli facesse perdere lo status di riiugiato.
L’accusa di truffa nei confronti di Ablyazov emerge nei mesi successivi al febbraio 2009, quando si scopre il buco nei conti dell’istituto bancario e che, da presidente, Ablyazov aveva concesso «ingenti prestiti a enti impossibili da individuare, spesso senza garanzie».Il sospetto è che questi enti fossero di proprietà di Ablyazov stesso. E sarebbero proprio gli atti raccolti a rivelare che tra i creditori che a livello internazionale erano state vittime delle frodi, sono presenti. E nell’elenco, riportato sul Corriere della Sera, Unicredito italiano, Banca popolare di Vicenza, Banca Mps, Mediobanca, Bam, Bnl, Antonveneta e Banca Ubae. Tutte insieme hanno ottenuto il sequestro dei beni di Ablyazov. (Fonte La Gazzetta di Mantova on line)