MILANO. Seduta nervosa per le Borse europee da una parte sostenute dal calo della tensione sui titoli di Stato, dall'altra appesantite dal ribasso
dei titoli dell'energia e delle materie prime. Piazza Affari si è mossa sostanzialmente in linea con gli altri listini (solo
Londra ha sofferto più delle altre): ha chiuso con l'indice Ftse Mib in rialzo dello 0,95% a 18.349 punti e con l'indice Ftse All
share in aumento dello 0,79% a quota 19.484.
Giornata molto pesante per Carige dopo che l'istituto è finito nuovamente sotto la lente della Consob, che chiede
l'annullamento del bilancio 2013: il titolo ha ceduto l'11,6% a 0,0614 euro annullando parzialmente il recupero dai minimi
storici delle ultime sette sedute. Tra le banche male Mps (-2,6%), Banco popolare (-2%) e Bper (-1,7%). Negativa Ubi
(-0,7%) mentre sono cresciuti (oltre a Bpm in rialzo dell'1,5%) gli istituti principali: Intesa +2,2%, Unicredit +1,1%.