AREZZO. Il mondo del tennis è sotto choc per la scomparsa improvvisa di Federico Luzzi: a soli 28 anni, l'ex azzurro della racchetta è stato stroncato da una leucemia fulminante. Solo domenica scorsa, a Olbia, era sceso in campo, nonostante un mal di testa insistente, per regalare un punto buono alla sua squadra, quella del Tc Parioli. Ricoverato in ospedale, gli era stata diagnosticata in un primo tempo una polmonite: giovedì, però, controlli più approfonditi avevano dato un responso più grave. Prime cure, poi il coma, da cui Luzzi non si è più svegliato.
Era stato il giovane più promettente del vivaio italiano, illuminato prima dalla ribalta della Davis con la scalata della classifica Atp fino al 92esimo posto, macchiato poi dalla squalifica per lo scandalo delle scommesse.
Meno di una settimana fa era in campo in Sardegna, nonostante le condizioni di salute avessero già dato segnali preoccupanti. Eppure Luzzi aveva detto ai compagni che se ci fosse stato bisogno avrebbe stretto i denti dando una mano nel doppio. E solo martedì aveva mandato al capitano della squadra del Parioli una foto con la flebo e un messaggio confortante: "Sto guarendo e se ce la faccio torno in campo presto", aveva scritto. La leucemia invece non gli ha dato scampo, e dopo due giorni di coma l'ex azzurro se n'è andato. Domani campionato fermo, non si giocherà.