Le banche sottoposte all'esame Bce potrebbero ricorrere ad aiuti pubblici o caricare le perdite su obbligazionisti junior
ROMA. Per alcune delle banche italiane più deboli, sottoposte all’esame Bce, cresce il rischio di ricorrere agli aiuti pubblici o di caricare delle perdite sugli obbligazionisti junior. Una procedura che tecnicamente viene definita ‘bail in’ dagli addetti ai lavori. A riferirlo è Moody’s in un rapporto dedicato agli istituti italiani, colpiti da una crescita delle sofferenze che continuerà anche nel 2014, malgrado i segnali di stabilizzazione dell’economia del paese.