Ed è tregua dopo l'allarme in Veneto, Toscana e Liguria
ROMA. Un autunno anomalo per “frequenza e intensità”. Ora la fase acuta sembra si stia esaurendo lasciandosi le piogge e le piene dei fiumi alle spalle. Ma le temperature andranno giù nei prossimi giorni anche di 10-15 gradi, in particolare al centro-nord, dopo il rialzo dei giorni scorsi. Nell’immediato, il quadro climatologico, basato su modelli, rileva ancora un passaggio di pioggia con neve al nord, anche in pianura, con temperature che possono precipitare anche di 15 gradi ma la fase “acuta” di maltempo che dura da più di due mesi “starebbe, secondo gli attuali modelli, per esaurirsi”. In arrivo, fino verso il 9 gennaio, una situazione più stabile. Ed è tregua dopo l’allarme in Veneto, Toscana e Liguria. In due mesi, ha sottolineato Maracchi, “le precipitazioni sono state il 60-70 per cento di quanto piove in un anno intero”. Ora la preoccupazione è per gli ulivi soprattutto della Toscana che, come nell’ ’85, se le temperature scenderanno di molto, potrebbero non resistere. A oggi si rileva un ”cuneo di aria calda sull’Atlantico, a nord dell’Inghilterra, fin sotto l’Islanda e un cuneo corrispondente di aria fredda sull’Europa che nei prossimi giorni, a cavallo anno nuovo, sembra interessi nuovamente anche l’Italia”. “Questo è un tipico quadro invernale perché si è formata alta pressione sulla Siberia che fa scorrere aria fredda verso ovest. Aria che si scontra con l’aria calda dell’Atlantico”, ha spiegato Maracchi. Anomalia invece per quanto riguarda la nevicata che nei giorni scorsi ha messo in ginocchio Firenze. “Il fatto nuovo è l’ intensità della nevicata, diversa da quella famosa del 1985. Quella di allora durò 24 ore e ci fu tempo per avvisare le persone. La nevicata dei giorni scorsi ha coperto un lasso di tempo brevissimo, una o due ore”.