TORINO. Le rette della refezione scolastica sono troppo care e cosi’ un papa’ si e’ incatenato davanti al municipio per oltre cinque ore. E’ avvenuto a Givoletto, a una quindicina di chilometri a nord-ovest di Torino. Questa mattina, intorno alle 10, Carmine Russo, 36 anni, operatore socio-sanitario sposato con tre figli, si e’ presentato munito di ferri e catene e ha inscenato la singolare forma di protesta, proclamando contestualmente lo sciopero della fame e della sete. proposito da cui poi ha desistito.
E’ stato Russo a chiedere l’intervento di un parlamentare: ”Voglio chiedergli – ha spiegato – perche’ in Italia sono bloccate le politiche per la famiglia. Ho due bambine che frequentano le elementari, un bambino piu’ piccolo e un mutuo da 950 euro al mese da pagare. Fortunatamente lavoriamo sia io che mia moglie, pero’ andare avanti e’ sempre piu’ difficile. Ho chiesto al Comune di poter fare mangiare le bambine con un pasto portato da casa e sono stato trattato a pesci in faccia”.