ROMA. Ore di attesa e di fibrillazione per i negoziati con i rapitori dei tre operatori di Msf. Il gruppo che tiene in ostaggio il medico italiano, un collega francese ed una infermiera canadese, ha assicurato di non voler ''ricorrere alla violenza'', ma chiede un ''riscatto per il rilascio delle vittime''. Lo riferisce l'agenzia missionaria Misna, citando il 'Sudanese media centre' (fonte di informazione governativa) che riporta le dichiarazioni del governatore dello stato del Darfur settentrionale, Osman Mohammed Yousif Kibir, il quale ieri ha avuto una conversazione telefonica con i rapitori.
Mauro D'Ascanio, 34 anni, vicentino, specializzato in medicina d'urgenza e medicina tropicale si trovava in Darfur da settembre 2008, in qualita' di responsabile medico dell'ospedale Serif Umra. Aveva gia' avuto esperienze all'estero in missioni umanitarie in Guinea Bissau, Messico, Brasile e Guatemala.
Per lui e per gli altri due ostaggi ha parlato anche il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, il quale ha chiesto che i tre operatori umanitari di Medici senza frontiere, rapiti vengano immediatamente liberati. ''Chiediamo che i rapiti vengano rilasciati immediatamente'', ha indicato il segretario generale durante una conferenza stampa al Palazzo di Vetro.
Mauro D'Ascanio, 34 anni, vicentino, specializzato in medicina d'urgenza e medicina tropicale si trovava in Darfur da settembre 2008, in qualita' di responsabile medico dell'ospedale Serif Umra. Aveva gia' avuto esperienze all'estero in missioni umanitarie in Guinea Bissau, Messico, Brasile e Guatemala.
Per lui e per gli altri due ostaggi ha parlato anche il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, il quale ha chiesto che i tre operatori umanitari di Medici senza frontiere, rapiti vengano immediatamente liberati. ''Chiediamo che i rapiti vengano rilasciati immediatamente'', ha indicato il segretario generale durante una conferenza stampa al Palazzo di Vetro.