PALERMO. La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un sequestro di beni per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Il provvedimento, emesso dalla Seconda Sezione del Tribunale di Agrigento, ha riguardato Giovanni Gentile, 54 anni, ex bancario di Castronovo di Sicilia. Il 29 marzo 2004 era stato arrestato nell'ambito dell'operazione "Alta Mafia", con cui la Dda di Palermo svelo' un intreccio tra mafia, imprenditoria e politica, finalizzato all'ottenimento di finanziamenti pubblici e al controllo degli appalti. L'uomo e' considerato dai giudici personaggio ben inserito nel clan mafioso con stretti legami con la criminalita' organizzata di Canicatti'. Il collaboratore di giustizia Antonino Giuffre' lo aveva indicato uomo d'onore del mandamento di Caccamo (Palermo), svolgendo anche il ruolo di collegamento con le cosche di Canicatti'; Gentile e' inoltre nipote di Calogero, 74 anni, indicato dal collaboratore come reggente della famiglia mafiosa di Castronovo di Sicilia negli anni 80. Il provvedimento del Tribunale ha disposto il sequestro di undici appezzamenti di terreno a Castronovo di Sicilia, tre abitazione a Canicatti', a Palma di Montechiaro e a Palermo, nonche' quattro appartamenti e tre magazzini a Castronovo di Sicilia, e il saldo di conti correnti e depositi a risparmio in un istituto di credito di Canicatti'.