I collaboratori di Firenze, Roma, Bologna e i corrispondenti regionali fermi due giorni
ROMA. I collaboratori dell’Unità delle redazioni di Roma, Firenze, Bologna e i corrispondenti regionali, hanno dichiarato due giorni di sciopero il 7 ed 8 ottobre in seguito alla mancata corresponsione dei compensi loro spettanti da febbraio ad oggi. Un’azione a cui siamo stati costretti per attirare l’attenzione sui mancati pagamenti ma anche più in generale sulla condizione di eterno precariato e scarsezza di diritti in cui versa la metà dei giornalisti italiani. Tale condizione non riguarda solo la nostra testata ma la totalità dell’editoria nel nostro Paese ed è stata resa possibile da leggi tese a erodere sempre più i diritti di chi lavora e ridurre in modo sensibile il costo del lavoro per le aziende. Si tratta di un disegno generale, che riguarda pressoché ogni categoria di lavoratori e che nel nostro ambito ha prodotto uno scadimento generale della qualità dell’informazione e una totale mancanza di prospettive per noi. Siamo consapevoli delle responsabilità politiche di questa situazione, da ascriversi a scelte prese nei palazzi governativi, ben lontano dalla redazione dell’Unità. Per questo motivo, pur ribadendo con forza le nostre ragioni e le nostre richieste, stigmatizziamo qualsiasi uso “politico” di questa vertenza teso a screditare la testata per cui lavoriamo. Il precariato è un problema che riguarda la vita delle persone e non crediamo sia corretto usarlo per fini di parte. Quindi, nel ribadire le ragioni della protesta, teniamo a sottolineare che in nessun modo era diretta contro il direttore Claudio Sardo, al quale possiamo solo rivolgere i nostri più sentiti ringraziamenti per la pronta e attenta risposta, né contro i colleghi della redazione, ai quali, ne siamo consapevoli e ce ne dispiace, la nostra astensione dal lavoro crea degli oggettivi problemi. Invitiamo pertanto l’editore ad un confronto serio e sereno, perché ci troviamo in una situazione di assoluta difficoltà che non può più essere prolungata. Ringraziamo infine quanti ci hanno espresso la loro solidarietà e salutiamo i partecipanti al convegno di Firenze sul precariato nella professione giornalistica, augurando loro buon lavoro e a noi tutti un futuro migliore.
I collaboratori dell’Unità delle redazioni di Firenze, Roma, Bologna e i corrispondenti regionali