L'ipotesi che la Bce smetta di comprare titoli di stato mette a dura prova il listino milanese e in particolare il comparto bancario
MILANO – (Adnkronos) – Mattinata da dimenticare per i principali indici del Vecchio Continente. Come da copione il dato sul mercato del lavoro Usa, dopo aver colpito Wall Street e piazze asiatiche, si è fatto sentire anche sui listini europei. E sull’Europa pesa anche l’attesa per l’incontro di giovedì a Francoforte dove i 23 componenti del consiglio direttivo della Bce dovranno fare il punto sulla crisi dell’Eurozona.
Da Parigi, dove ha partecipato a un convegno che ha visto la presenza anche di Mario Draghi, il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet ha chiesto all’Ue di vigilare sui conti pubblici, sostenendo inoltre che è “imperativo” attuare le decisioni prese dai capi di Stato e di governo al Consiglio Ue del 21 luglio scorso per risolvere la crisi del debito. L’ipotesi che la Bce smetta di comprare titoli di stato italiani mette a dura prova il listino milanese e in particolare il comparto bancario. L’Italia, poi, si trova a fare i conti con una manovra correttiva da 45,5 miliardi di euro ancora da approvare.
Wall Street oggi è chiusa per la festa del Labour Day, mentre Francoforte conquista, pochi minuti prima delle 14, la maglia nera tra i listini. L’indice Dax cede il 3,74% alla vigilia del dato sugli ordini all’industria di luglio che servirà a capire se la locomotiva d’Europa è ancora ‘in forma’. Tonfo anche per Parigi che perde il 3,67%, Madrid lascia sul terreno il 3,30%. In affanno Amsterdam (-2,86%), Zurigo (-2,86%), Lisbona (-1,94%), Londra (-2,18%) e Atene (-2,61%). A Piazza Affari l’indice principale perde il 3,29% a 14.565, dopo aver toccato un minimo infraday di 14.496,37 punti. Nella media i volumi di scambio pari a circa 800 milioni, mentre lo spread tocca un nuovo record. Il differenziale tra titoli di Stato italiani e bund tedeschi tocca quota 358.32 punti. Peggior performance del comparto bancario per Intesa Sanpaolo a 1,032 euro (-6,69%). “Il rischio di veder schizzare il costo del credito a livelli insostenibili e’ molto alto. Dobbiamo spazzare via i timori che si sono accumulati intorno al nostro debito pubblico. Bisogna approvare subito una manovra seria e credibile che garantisca il pareggio di bilancio entro il 2013”, ha detto l’ad Corrado Passera in un’intervista al Corriere della Sera.
In rosso anche Unicredit a 0,8475 euro (-5,57%). “Lo scenario è molto complicato e puo’ influire, ma siamo sulla buona strada e stiamo lavorando in modo forte per rispettare i nostri target”. Aveva detto Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit , sugli obiettivi del gruppo di piazza Cordusio, a margine del workshop Ambrosetti di Cernobbio. Tonfo per Bpm a 1,312 (-5,34%) in attesa dell’aumento di capitale, che dovrebbe aggirarsi tra 1,1-1,2 mld, e mentre si continua a discutere sul possibile ingresso nel capitale di Matteo Arpe. Giornata di ribassi anche per Ubi banca a 2,318 (-4,37%), Mps a 0,391 (-3,81%), Banco Popolare a 1,09 (-3,80%), Mediolanum a 2,41 euro (-2,98%) e Mediobanca a 6,05 euro (-2,58%).