Approvato in Regione il testo unificato
FIRENZELa Toscana ha la sua legge per il gioco consapevole e la prevenzione della ludopatia. È stata approvata dall’aula con 38 voti favorevoli (su 39 votanti) e uno contrario, quello di Marco Taradash (Pdl) la proposta di legge sulla ludopatia. “Il testo – come ha spiegato il presidente della commissione Sanità Marco Remaschi (Pd) – è il frutto di un lungo lavoro che ha unificato ben quattro proposte di legge di iniziativa consiliare in materia, presentate dai consiglieri dei gruppi Udc, FdI, Più Toscana e Pd”. “I quattro atti – ha detto Remaschi – si presentavano unanimi nelle finalità, volte a promuovere e regolamentare l’accesso consapevole e responsabile al gioco lecito per prevenire e contrastare i fenomeni di dipendenza patologica e assicurare il trattamento terapeutico e il recupero sociale dei soggetti coinvolti”.
La Regione concederà contributi agli esercizi commerciali e ai circoli che rimuoveranno dai locali gli apparecchi per il gioco, mentre chi li manterrà dovrà pagare un’Irap maggiorata dello 0,1 per cento. Nell’atto, si stabilisce il divieto di pubblicità dei giochi con vincite in denaro quando c’è incitamento al gioco, e i gestori delle sale saranno tenuti ad esporre avvisi con i rischi connessi alla dipendenza da gioco. Le Asl, d’accordo con i Comuni, dovranno organizzare corsi di formazione per personale delle sale ed esercenti “finalizzati alla prevenzione e riduzione degli eccessi del gioco patologico”. Infine, sarà costituito un Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, che dovrà monitorare e promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione.
La Regione concederà contributi agli esercizi commerciali e ai circoli che rimuoveranno dai locali gli apparecchi per il gioco, mentre chi li manterrà dovrà pagare un’Irap maggiorata dello 0,1 per cento. Nell’atto, si stabilisce il divieto di pubblicità dei giochi con vincite in denaro quando c’è incitamento al gioco, e i gestori delle sale saranno tenuti ad esporre avvisi con i rischi connessi alla dipendenza da gioco. Le Asl, d’accordo con i Comuni, dovranno organizzare corsi di formazione per personale delle sale ed esercenti “finalizzati alla prevenzione e riduzione degli eccessi del gioco patologico”. Infine, sarà costituito un Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, che dovrà monitorare e promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione.