ROMA. I mutamenti climatici fanno "ingrassare" gli alberi, che crescono più in fretta e 'mettono su peso' nell'ordine di due tonnellate in più del normale per acro ogni anno. E' quanto emerge da uno studio svolto da ricercatori dello Smithsonian Tropical Research Institute diretti da Geoffrey Parker e pubblicato sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'Pnas'. L"effetto doping' indotto dai mutamenti climatici deriverebbe dal riscaldamento globale, che induce l'estensione della stagione della crescita e dal fatto che gli alberi hanno maggiore disponibilità di CO2 per crescere.
Già di recente era stato lanciato, sempre su Pnas, l"allarme alberì; ricercatori Usa avevano visto che la febbre del pianeta accelera la crescita dei vecchi pini caratterizzati dai coni setolosi (Balfourianae Engelmann), che vivono nelle montagne Californiane, negli alti pascoli in un clima alpino. Il nuovo studio prende in esame alberi delle foreste a latifoglie, la cui età spazia tra 5 e 225 anni. Vedendo la loro crescita, i ricercatori hanno stimato che circa il 90% di questi alberi, indipendentemente dalla loro età, è cresciuto più velocemente nell'ultimo periodo: quelli più vecchi, quindi, crescevano molto meno nei decenni passati di quanto fanno ora.