Di Pietro lo invita a riprendere il suo ruolo
ROMA. L’Ufficio di Presidenza di Italia dei Valori, riunito ieri pomeriggio a Roma, ha respinto le dimissioni da Segretario Regionale dell’on. Fabio Evangelisti. Ne informa i dirigenti di Idv Toscana una lettera inviata questo pomeriggio dallo stesso Antonio Di Pietro. “Caro Fabio – si legge nelle missiva – come anticipato ieri sera alla riunione Intergruppo, ti comunico che l’Ufficio di Presidenza ha respinto le tue dimissioni invitandoti a riassumere il tuo ruolo alla guida dell’organizzazione Toscana. E’ un momento delicato ma, con l’impegno tuo e dei dirigenti che credono in Italia dei Valori, lo supereremo cogliendo l’opportunità del necessario cambio di passo”.
Evangelisti è stato anche nominato a far parte, insieme al Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e all’on. Luigi Li Gotti, della delegazione che dovrà trattare con Pd, Sel e Psi dopo la celebrazione delle Primarie del 25 novembre e in vista della Costituente nazionale di Italia dei Valori in programma il prossimo 15 dicembre a Roma.
“Italia dei Valori, infatti, parteciperà attivamente alle Primarie del centrosinistra, votando e facendo votare Pier Luigi Bersani, “che è quello verso cui si orientano in maggior parte le strutture territoriali di Idv, e Nichi Vendola”, ha spiegato oggi il Presidente Idv Antonio Di Pietro, sintetizzando l’esito dell’Ufficio di Presidenza di Idv che si è tenuto ieri. “I centoventimila iscritti al partito, ma anche gli elettori di Idv, sono invitati a partecipare alle primarie di centrosinistra. Ieri abbiamo preso delle decisioni formali che abbiamo già comunicato all’Intergruppo parlamentare e per lettera ai militanti. Idv vuole lavorare non solo per alimentare la protesta contro le politiche del governo Monti, ma anche per costruire un’alternativa vincente a quelle politiche. Attendiamo l’esito delle primarie perché si avvii una discussione di merito importante con il candidato vincente. Tabacci si muove in linea con le politiche di Monti, Renzi non si è capito cosa voglia fare. Bersani e Vendola invece hanno già preso posizione dicendo di voler riscrivere da capo l’agenda Monti”.