Adusbef e Federconsumatori censurano l'aprovazione in Senato della normativa sul bail in
ROMA. Un Governo incapace di gestire il dramma dell’immigrazione, con decine di migliaia di disperati prelevati dalle coste libiche dalle marine militari inglesi, francesi e di altre nazioni Ue e scaricati in Italia come merci invece di essere ospitati per quote nei Paesi Europei, invece di battere i pugni sul tavolo di una Europa egoista e miope, la cui solidarietà non esiste neppure sulla carta, accetta e recepisce supinamente i diktat di Troika e Bce, per addossare a correntisti e risparmiatori crack e sofferenze bancarie, prodotti da banchieri avidi e spregiudicati, che soprattutto in Italia, non hanno mai pagato il conto.
La Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2014, atto Senato n. 1758, presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, approvato dal Senato il 14 maggio 2015 e trasmesso alla Camera (Atto Camera n. N. 3123), inserisce nella legislazione italiana un prelievo forzoso sui conti correnti in caso di dissesti bancari, limitando perfino il tempo di recupero dei rimborsi delle somme criminalmente espropriate.
La legge comunitaria che deve passare l’esame della Camera, delega alla Banca d’Italia funzioni che travalicano la legge italiana ed il codice civile, l’ennesimo “Salva Banche”, prevede la possibilità di prelevare forzosamente i risparmi degli italiani in caso di difficoltà finanziarie dell’istituto di credito stesso, come il famoso “bail-in” post crisi Cipro, offrendo la possibilità che una banca, in caso di dissesto finanziario, possa attingere direttamente sui conti dei propri clienti, prevedendo al comma 1. dell’art.7, la limitazione del periodo entro il quale i depositanti espropriati e saccheggiati possano reclamare il rimborso dei loro soldi (1.3) limitare il periodo entro il quale i depositanti, i cui depositi non sono stati rimborsati o riconosciuti dai sistemi di garanzia dei depositi, possono reclamare il rimborso dei loro depositi.
Le banche italiane, che hanno accumulato un record di sofferenze ed incagli per 330 miliardi di euro, si accingono a fare pagare i propri debiti e gli allegri affidamenti ad amici e compagni di merende agli ignari correntisti, grazie alla legge votata al Senato a maggioranza con poche eccezioni, replicando in tal modo l’esperimento di Cipro, quando le banche, senza alcun preavviso (e per di più in prossimità di una festività nazionale) hanno chiuso gli sportelli e bloccato i bancomat.
Il 14 Maggio il Senato della Repubblica italiana, recependo la legge comunitaria, ha autorizzato le banche a fare ciò che tecnicamente viene definito bail-in: gli istituti che presentano problemi finanziari ed economici, invece di ricorrere a fonti esterne per recuperare le perdite (bail-out), potranno “scaricare” parte delle proprie perdite sui conti correnti dei propri clienti (al di sopra dei centomila euro) e farle pagare agli azionisti e ai creditori non garantiti.
Un esproprio criminale del sudato risparmio, ideato da tecnocrazia, cleptocrazia europea e dalla troika, per addossare al sudato risparmio responsabilità evidenti dei banchieri, nella gestione del credito e del risparmio e nel ricorso alla finanza tossica, al denaro dal nulla ed ai prodotti derivati, per retribuire la loro smodata avidità, censurato dai mezzi di informazione ammantato dalla giustificazione di non scatenare il panico dei correntisti, che potrebbero ritirare i loro soldi dagli sportelli bancari.
Adusbef e Federconsumatori, che si appellano ai parlamentari per non recepire norme europee truffaldine dei diritti dei risparmiatori, ritengono al contrario che occorre informare i cittadini sull’ennesimo furto con destrezza perpetrato dall’ oligarchia europea e dalla Bce di Mario Draghi, per dare ai risparmiatori e depositanti la possibilità di scelta.
Clicca qui 17PDL0031050[1] per leggere il testo approvato dal Senato
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)