MILANO. Un'aria piu' pulita in citta' allunga la vita dei suoi abitanti. Una ricerca pubblicata dal New England Journal of Medicine ha quantificato questa evidenza, studiando il rapporto tra inquinamento e durata della vita media di 51 citta' dal 1980 al 2000. Ebbene, i ricercatori hanno visto che dal 2000 a oggi l'aspettativa di vita e' aumentata di quasi 3 anni, 2,72 per la precisione, e hanno attribuito il 15% di questo risultato alla maggiore sensibilita' all'inquinamento, ovviamente con notevoli differenze tra le citta' che si sono piu' o meno impegnate nel ridurre lo smog. E' noto che gli agenti inquinanti danneggiano polmoni e peggiorano le malattie cardiache. Ancora oggi le maggiori citta' occidentali concentrano livelli di inquinamento capaci di ridurre la vita dagli 8 mesi a un anno, e tagliare seriamente le emissioni significherebbe guadagnarne almeno la meta'. Lo studio e' della Brigham Young University and Harvard School of Public Health, e ha utilizzato modelli statistici per separare l'incidenza di altri fattori, come il fumo. Tra gli inquinanti e' stato analizzato il particolato sottile, il Pm 2,5, e si e' visto come, ogni 10 microgrammi di Pm 2,5 in meno per metro cubo, l'aspettativa di vita tra i residenti si allungava di 10 mesi. L'Italia adotta limiti ritenuti troppo blandi dall'Organizzazione mondiale della Sanita', e comunque sfora questi limiti con una frequenza pericolosa e per livelli 6,7 volte superiori a quelli considerati al limite.