PECHINO. Quarto decesso accertato in Cina, ad aggravare ulteriormente lo scandalo del latte in polvere contaminato da melamina, sostanza altamente tossica utilizzata in genere per la produzione di plastiche o adesivi. La morte di un'ulteriore vittima e' stata resa nota dal governo della regione autonoma nord-occidentale dello Xinjiang, senza peraltro ulteriori dettagli se non che si e' verificata nella prefettura di Bazhou; non si sa in particolare se a perdere la vita sia stato ancora una volta un bambino, come nei tre casi precedenti, tutti per gravi problemi renali provocati da calcolosi. Nel solo Xinjiang ammontano a 86 le persone che si sono ammalate dopo aver bevuto il latte adulterato; nell'intero Paese i minori intossicati sono almeno 6.244, 158 dei quali ricoverati in ospedale. Le indagini hanno gia' portato a sei arresti, mentre i sospetti su cui si sta ancora investigando sono 22.